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Quando si soffre di tanto dolore ai denti, e la guancia dalla parte del dolore è particolarmente gonfia, possiamo parlare di ascesso dentale. Forse non tutti sanno che, come per gli adulti, anche nei più piccoli si può verificare un ascesso dentale, e che quindi questa infezione può colpire anche i denti da latte. Ma in cosa consiste un ascesso dentale? L’ascesso dentale non è altro che un accumulo di pus che deriva da infezioni batteriche alle gengive o alla polpa del dente.

Tipi di ascesso dentale

Ascesso periapicale

Esistono diversi tipi di ascesso dentale, e quello che si verifica in maniera più frequente nei bambini è il cosiddetto “ascesso periapicale”. Questo tipo di ascesso ha origine nella polpa dentale e solitamente nasce da un’infezione al dente oppure con una carie. Se queste due cause vengono tralasciate e non curate, l’infezione può raggiungere la polpa del dente e provocare così l’ascesso dentale. Una volta raggiunta la polpa, il dolore aumenta e può colpire qualunque dente della nostra bocca, che siano canini, incisivi, premolari o molari.

Ascesso gengivale

Gli altri due tipi di ascesso dentale sono quelli chiamati ascesso gengivale e ascesso parodontale. Tra i due, quello più semplice da riconoscere e da curare è l’ascesso gengivale.

Dovendo eliminare il dolore provocato e l’infezione provocata, si procede con una cura farmacologica che normalmente è di tipo antibiotico, e si valuta poi la poi la possibilità di intervenire chirurgicamente per eliminare il pus. Solitamente i pazienti chiedono di intervenire subito, ma è necessario attendere un paio di giorni così da lasciare all’infezione il tempo di prendere l’anestesia locale, indispensabile per eseguire l’intervento di cura dentale.

Ascesso parodontale

Ultimo, ma non per importanza o per dolore provocato, l’ascesso parodontale. Questo tipo di ascesso nasce soprattutto in quei pazienti affetti da parodontite, o comunque predisposti a patologie gengivali.

In ogni caso, ogni tipologia di ascesso, va valutata con i test diagnostici adatti, così da capire bene la situazione in ogni dettaglio e in tutta la sua complessità.

Come riconoscerlo?

L’ascesso dentale solitamente è caratterizzato da segni e sintomi molto chiari, facilmente riconoscibili, come un gonfiore notevole sulla gengiva e sui tessuti colpiti. Questo gonfiore molto spesso viene accompagnato da dolore acuto, mal di testa, spossatezza, stati febbrili e difficoltà nella masticazione. C’è pure una possibilità che compaia una fistola dentale e che indica la via d’uscita del materiale purulento.

Gli altri sintomi, meno comuni ma comunque riconducibili all’ascesso dentale, possono essere l’alitosi e il sapore in bocca cattivo. In ogni caso, con un ascesso dentale è difficile svolgere le attività quotidiane.

Quali sono le cause?

La bocca, si sa, è normalmente piena di batteri, che possono formare una pellicola sui denti chiamata placca. In particolare quando non si tiene una corretta e regolare igiene orale, gli acidi prodotti dai batteri possono danneggiare denti e gengive, fino a causare carie o malattie gengivali. Queste condizioni possono portare alla comparsa di un ascesso dentale.

Dopo questa premessa, i fattori ad alto rischio che possono poi provocare un ascesso dentale sono:

Cosa fare in caso di ascesso dentale?

Se siete affetti da un ascesso dentale, ecco qualche consiglio che può aiutarvi a calmare i sintomi e velocizzare la guarigione:

Consigli su come prevenire un ascesso dentale

Alcuni consigli di prevenzione, che ognuno può adottare in autonomia, sono:

Sicuramente, però, la migliore forma di prevenzione rimane la visita annuale dal dentista con una pulizia e una panoramica completa.

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