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Quando si soffre di dolore ai denti e la gengiva è particolarmente gonfia, possiamo parlare di ascesso dentale. Ma in cosa consiste?

L’ascesso non è altro che un accumulo di pus che deriva da infezioni batteriche alle gengive o alla polpa del dente.

Tipi di ascesso dentale

Esistono diversi tipi di ascesso dentale che differiscono per la causa scatenante.

Ascesso periapicale

Quello periapicale ha origine nella polpa dentale e solitamente nasce da un’infezione al dente oppure con una carie. Se queste due cause vengono tralasciate e non curate, l’infezione può raggiungere la polpa del dente e provocare così l’ascesso dentale. Una volta raggiunta la polpa, il dolore aumenta e può colpire qualunque dente, che siano canini, incisivi, premolari o molari.

Ascesso gengivale

Gli altri due tipi di ascesso dentale sono quelli chiamati ascesso gengivale e ascesso parodontale. Tra i due, quello più semplice da riconoscere e da curare è l’ascesso gengivale.

Dovendo eliminare l’infezione, si procede con una cura farmacologica che normalmente è di tipo antibiotico, e si valuta poi la poi la possibilità di intervenire chirurgicamente per eliminare il pus. Solitamente i pazienti chiedono di intervenire subito, ma è necessario attendere un paio di giorni così da lasciare all’infezione il tempo di prendere l’anestesia locale, indispensabile per eseguire l’intervento di cura dentale.

Ascesso parodontale

Ultimo, ma non per importanza o per dolore provocato, l’ascesso parodontale. Questo tipo di ascesso nasce soprattutto in quei pazienti affetti da parodontite, o comunque predisposti a patologie gengivali.

In ogni caso, ogni tipologia di ascesso, va valutata con i test diagnostici adatti, così da capire la situazione in ogni dettaglio e in tutta la sua complessità.

Come riconoscerlo?

L’ascesso dentale solitamente è caratterizzato da segni e sintomi molto chiari, facilmente riconoscibili, come un gonfiore notevole sulla gengiva e sui tessuti colpiti. Questo gonfiore molto spesso viene accompagnato da dolore acuto, mal di testa, spossatezza, stati febbrili e difficoltà nella masticazione. C’è anche la possibilità che compaia una fistola dentale e che indica la via d’uscita del materiale purulento.

Gli altri sintomi, meno comuni ma comunque riconducibili all’ascesso dentale, possono essere l’alitosi e un sapore poco piacevole in bocca. In ogni caso, con un ascesso dentale è difficile svolgere le attività quotidiane.

Quali sono le cause?

La bocca, si sa, è normalmente piena di batteri, che possono formare una pellicola sui denti chiamata placca. In particolare quando non si tiene una corretta e regolare igiene orale, gli acidi prodotti dai batteri possono danneggiare denti e gengive, fino a causare carie o malattie gengivali. Queste condizioni possono portare alla comparsa di un ascesso dentale.

Dopo questa premessa, i fattori ad alto rischio che possono poi provocare un ascesso dentale sono:

Cosa fare in caso di ascesso dentale?

Se siete affetti da un ascesso dentale, ecco qualche consiglio che può aiutarvi a calmare i sintomi e velocizzare la guarigione:

Se il problema non si risolve nell’arco di qualche giorno, è sempre consigliato recarsi dal proprio dentista di fiducia: può essere necessario intraprendere una terapia antibiotica ed effettuare un drenaggio per espellere il pus attraverso una piccola incisione. Nei casi più gravi, il dentista può intervenire attraverso la rimozione del dente per poi curare l’ascesso. In qualsiasi caso, la terapia deve sempre essere consigliata da uno specialista e mai improvvisata.

Consigli su come prevenire un ascesso dentale

Alcuni consigli di prevenzione, che ognuno può adottare in autonomia, sono:

Sicuramente, però, la migliore forma di prevenzione rimane la visita annuale dal dentista con una pulizia e una panoramica completa.

Ascesso dentale nei bambini

L’ascesso dentale si può verificare anche nei bambini: i denti da latte, infatti, sono particolarmente fragili e possono essere attaccati facilmente dai batteri. Per diminuire il più possibile il rischio è importante abituarli fin da subito a una corretta igiene orale e alle visite di controllo dal dentista.

Ascesso nelle donne in gravidanza

Anche le donne in gravidanza sono più soggette alle infezioni del cavo orale e alla formazione di ascessi dentali. Le possibili cause di un ascesso dentale in gravidanza, sono da ricercare soprattutto nelle naturali variazioni ormonali e metaboliche della donna che portano a una minore disponibilità di sostanze e minerali molto importanti per l’organismo, come ad esempio il calcio. Questo elemento è essenziale per mantenere i denti sani: una sua forte carenza può indurre un indebolimento dello smalto, anche di seria entità.

Inoltre, in gravidanza si verifica un’aumentata tendenza all’infiammazione gengivale: le gengive si presentano spesso gonfie, arrossate, dolenti e soggette a sanguinamento.

Per alleviare i sintomi di un ascesso in gravidanza, la cura più efficace la profilassi antibiotica. Contrariamente a ciò che si pensa, esistono in commercio alcuni tipi di antibiotici orali, che le donne in stato interessante possono assumere, sempre però sotto stretto controllo del ginecologo e per brevi periodi.

Ove possibile procedere alla cura dell’ascesso dentale evitando l’assunzione del farmaco, il dentista eseguirà il trattamento odontoiatrico più appropriato al caso specifico, utilizzando anestetico senza vasocostrittore, senz’altro da preferire ove presente uno stato di gravidanza.

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