Come si può ben intuire dal suo nome, il sorriso gengivale è un inestetismo della bocca caratterizzato dall’esposizione eccessiva delle gengive. È molto diffuso ed è comunemente conosciuto come gummy smile, da gum che inglese indica sia la gengiva che la gomma, che una sovraesposizione delle gengive può facilmente ricordare. La prevalenza del rosa e del tessuto morbido della gengiva, infatti, può trasmettere l’idea di un sorriso “gommoso”.
Quali sono le cause del sorriso gengivale?
Questo inestetismo può dipendere da diversi fattori:
- Un’eruzione parziale dei denti (o passiva alterata)
- Un labbro superiore corto o un morso profondo, in cui i denti dell’arcata superiore “scendono troppo verso il basso”
- L’accentuata prominenza dell’osso mascellare che può risultare più sporgente del normale
- L’iperattività dei muscoli elevatori del labbro superiore che, se contratti, sollevano il labbro più del normale ed espongono la gengiva dell’arcata superiore
È importante sapere che il sorriso gengivale non genera disturbi dal punto di vista dentale o masticatorio, ma si tratta esclusivamente di un difetto estetico. Anche se trascurabile, questo inestetismo può generare ansia e imbarazzo in chi ne soffre, ostacolando le relazioni con gli altri e provocando stress e disagio.
Il sorriso gengivale si può correggere?
Correggere il sorriso gengivale è possibile, rivolgendosi a uno specialista e ristabilendo l’equilibrio e la proporzione della gengiva rispetto alla parte visibile del dente. Nel caso in cui questo inestetismo si presenti nel bambino, non è necessario preoccuparsi perché può tranquillamente risolversi con la crescita e lo sviluppo delle ossa.
Negli adulti, invece, si può intervenire in modalità mininvasiva o attraverso un intervento chirurgico. Vediamo qual è la differenza!
Senza intervento chirurgico: ortodonzia
Se l’esposizione della gengiva è moderata, è possibile sfruttare l’ortodonzia per correggere l’eccessivo sviluppo del tessuto molle. Si può intervenire, quindi, attraverso l’applicazione di particolari apparecchi o di apparecchi invisibili che spostano verso l’alto gli elementi dentari e migliorano il sorriso.
Nel caso in cui, anche con l’ortodonzia, i denti dovessero risultare ancora troppo piccoli in proporzione alla gengiva, è possibile installare delle faccette per “allungarli”.
Senza intervento chirurgico: botulino
Talvolta, si può anche ricorrere all’uso del botulino per rilassare i muscoli elevatori del labbro superiore affinché coprano le gengive sovraesposte. Questa modalità permette di “paralizzare” le fibre muscolari, riducendone così il movimento e il grado di sollevamento. Il trattamento, in questo caso, però, non è definitivo ma richiede una seduta all’incirca ogni sei mesi.
Con intervento chirurgico: gengivectomia
Lo specialista può decidere di ricorrere alla chirurgia plastica parodontale per correggere i casi di sorriso gengivale più avanzati. L’intervento prevede la rimozione della porzione di gengiva in eccesso, il riposizionamento dei tessuti gengivali e, in alcuni casi, anche di una parte dell’osso a sostegno dei denti (rimodellamento osseo).
Qual è la soluzione migliore?
Le soluzioni per correggere il sorriso gengivale sono diverse e dipendono molto da qual è la situazione di partenza del paziente, dalla sua disponibilità economica e dal fatto che sia favorevole o meno a sottoporsi alla chirurgia.
Non è possibile stabilire a priori quale sia la soluzione ottimale, ma è necessario sottoporsi alla visita di uno specialista che, in base alle esigenze del paziente, saprà consigliare l’intervento più adatto.