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Quando si parla di parodontite, solitamente si pensa che a soffrirne siano soltanto gli anziani. Esiste, però, anche la cosiddetta parodontite aggressiva che colpisce i giovani, causando tasche parodontali, mobilità dentale e, nei casi più gravi, la perdita dei denti.

Parodontite aggressiva: quali sono i sintomi?

Come sappiamo, i primi sintomi che possono far pensare alla parodontite sono le infiammazioni gengivali e la mobilità dentale. Nelle prime fasi della patologia, infatti, si manifestano gengiviti frequenti, sanguinamenti e gonfiore nelle gengive stesse.

A causarli sono i batteri presenti nella placca e nel tartaro che proliferano andando ad intaccare il parodonto, cioè il tessuto di sostegno del dente, fino a portare alla retrazione delle gengive, alla perdita del tessuto osseo e alla caduta dei denti.

A differenziare la parodontite aggressiva dalla parodontite comunemente conosciuta è, prima di tutto, l’età di chi ne soffre. La patologia, poi, è caratterizzata da un’estrema rapidità nella sua progressione.

La cattiva igiene orale è una delle principali cause anche di questa forma di parodontite, ma non vanno sottovalutati nemmeno la predisposizione genetica e il fumo.

Parodontite giovanile aggressiva: cos’è?

La parodontite giovanile aggressiva si manifesta in pazienti anche molto giovani. Affinché si possa definire tale, devono presentarsi tre condizioni:

La parodontite aggressiva giovanile, infatti, colpisce in modo da 3 a 5 volte più veloce rispetto alla forma cronica. Proprio per questo motivo è importantissimo diagnosticare la malattia in fretta, per poter limitare i suoi effetti su un sorriso ancora giovane.

Quale terapia per chi soffre di parodontite giovanile aggressiva?

Per curare la parodontite giovanile aggressiva è indispensabile un trattamento tempestivo e attento, che può consistere nell’utilizzo di antibiotici, nella cura delle tasche parodontali, fino ad arrivare e trattamenti chirurgici.

Ovviamente, più sarà precoce la diagnosi della parodontite aggressiva, più saranno le probabilità di riuscire a curarla con successo salvaguardando i denti naturali. Sarà cura del medico dentista individuare la terapia più adatta a questa forma di parodontite, in base allo stato di salute della bocca e alla velocità di progressione della malattia. In ogni caso, la parodontite potrà essere tenuta sotto controllo attraverso un’accurata rimozione di placca e tartaro a livello sopra e sottogengivale, con l’uso di strumenti a ultrasuoni e curettes.

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