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La parodontite cronica è una patologia molto diffusa che colpisce i tessuti a sostegno del dente, quindi gengive, osso e legamento parodontale. Nonostante questo, però, è molto probabile che il paziente arrivi a rivolgersi al medico quando ormai è troppo tardi e i denti risultano gravemente compromessi.
La parodontite cronica, infatti, è una patologia silente che non presenta sintomi evidenti e che spesso viene scambiata per semplice gengivite. Proprio per questa sua caratteristica è importantissimo conoscere i sintomi della parodontite cronica al fine di poter intervenire in tempo.

Cos’è e quali sono i sintomi della parodontite cronica

La parodontite cronica è l’evoluzione della semplice parodontite, che si manifesta in danni permanenti al tessuto di sostegno del dente, come tasche parodontali, recessioni gengivali e mobilità dentale che porta alla perdita del dente stesso.
Con questo termine si indica quella che un tempo veniva definita piorrea e che, nel giro di qualche anno, porta fino alla perdita definitiva di tutti i denti. Oggi, però, sappiamo che la sua progressione è arginabile attraverso una corretta igiene orale e con l’aiuto di interventi, chirurgici e non, volti a limitare i danni gengivali e ossei da essa determinati.I sintomi
Per riconoscere la parodontite cronica serve capire quali sono i suoi sintomi, in modo da individuarli subito, prima che possano degenerare.
In generale, questa patologia si manifesta con
Solitamente la mobilità dentale è il sintomo che spinga i pazienti a rivolgersi al proprio dentista. Purtroppo, però, a questo punto è già difficile intervenire ed arrestare la malattia. Ovviamente un bravo odontoiatra saprà riconoscere la parodontite cronica già nelle sue prime fasi e diagnosticarla con certezza attraverso gli esami più adatti.Le cause
La parodontite cronica è causata soprattutto da una igiene orale trascurata, che provoca l’aumento di placca all’interno della bocca e, di conseguenza, la proliferazione dei batteri all’interno del cavo orale. Va detto, comunque, che il fumo e lo stress influiscono molto nello sviluppo della parodontite cronica, così come la presenza di diabete o il sistema immunitario poco efficiente.
Come si cura la parodontite cronica
La parodontite cronica può essere curata in vari modi in base alla gravità del quadro clinico. Nei casi più importanti sarà indispensabile ricorrere ad interventi di rigenerazione ossea volti a fornire il sostegno utile per procedere con l’implantologia.
In generale, comunque, il primo passo per curare la parodontite cronica è l’eradicazione dell’infiammazione, attraverso la cosiddetta terapia canalare che permette di rimuovere in maniera sistematiche le cause, cioè placca e tartaro. Soltanto dopo, infatti, sarà possibile valutare la necessità di un intervento di chirurgia rigenerativa.

Cos’è la parodontite apicale cronica

Con parodontite apicale cronica si intende la patologia parodontica che riguarda la porzione apicale del dente, ovvero la zona dell’apice della radice. È il cosiddetto granuloma, che si verifica quando:
Il granuloma può essere curato grazie a una nuova terapia canalare, il cosiddetto ritrattamento canalare, che avrà lo scopo di eliminare i batteri e permettere all’osso di guarire. In alcuni casi non basta un semplice ritrattamento canalare, in quanto il canale può essere ostruito nel suo terzo apicale e quindi è necessario un intervento chirurgico denominato di apicectomia, che prevede l’asportazione dell’apice della radice e la sigillatura della stessa con materiale biocompatibile che favorisca la guarigione ossea.
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