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In odontoiatria, l’alveolite è l’infiammazione dell’osso alveolare ossia la cavità ossea in cui alloggiano le radici dei denti. Insieme al gonfiore, al dolore e al sanguinamento, l’alveolite può essere la complicanza più fastidiosa e dolorosa a cui si va incontro, dopo aver estratto un molare o qualsiasi altro dente.

Molti pazienti osservano che il dolore dopo l’estrazione del dente regredisce progressivamente nei primi 2-3 giorni dall’intervento, e nei giorni successivi inizia a concentrarsi sulla ferita, aumentando d’intensità e persistendo per giorni o addirittura settimane. Il tutto si manifesta anche con sintomi complementari come la febbre alta, il gonfiore gengivale, l’infezione profusa, l’alitosi e l’odore fetido nell’area gengivale colpita dall’alveolite.

L’alveolite è dovuta principalmente a una estrazione del dente non fatta in modo corretto. Normalmente infatti, dopo aver rimosso un dente si forma un coagulo di sangue in fondo all’alveolo. Quando questo non accade, o quando il coagulo di sangue si stacca, l’osso e il tessuto circostante rimane “scoperto” e si trasforma in un bersaglio di facile attacco da batteri e infiammazioni. Nonostante questo possa succedere estraendo qualsiasi tipo di dente, accade molto più spesso con l’estrazione di un molare.

L’aveolite non guarisce molto facilmente. Tra i rimedi possono esserci: l’assunzione di antibiotici e lavaggi con soluzioni antisettiche.