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La sindrome delle apnee notturne, chiamata anche sindrome da apnee ostruttive del sonno (OSAS), è un disturbo cronico molto diffuso anche se si è spesso inconsapevoli di soffrirne. Per apnee si intendono episodi ripetuti di interruzione o rallentamento eccessivo della respirazione durante il riposo notturno. Questi possono durare qualche secondo o alcuni minuti e generalmente sono seguiti da un rumore identificato come russamento.

Le apnee notturne avvengono a causa del collasso delle vie aeree superiori che provocano una totale o parziale ostruzione delle vie e, in alcuni casi, sono provocate dalla conformazione anomala della mandibola o dell’apparato respiratorio e dal rilassamento eccessivo dei muscoli del collo e della lingua. L’unico modo per diagnosticare questa patologia è la polisonnografia, ossia, un’analisi vera e propria del sonno, volta a registrare una serie di parametri fisici e fisiologici.

Una volta identificato il disturbo, le soluzioni variano in base alla gravità: infatti, in alcuni casi è sufficiente cambiare il proprio stile di vita, ma possono anche essere necessari apparecchi ortodontici, dispositivi per la respirazione e in casi più gravi un intervento chirurgico.

Il ruolo del dentista e, in particolar modo dell’ortodontista, può essere centrale nella cura delle apnee notturne. L’apparecchio ortodontico, infatti, permette di portare nella corretta posizione la mandibola e la lingua, contribuendo a tenere aperte le vie respiratorie durante il sonno.