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Molti non lo sanno, ma il bruxismo è una patologia molto diffusa che in gergo corrente chiamiamo digrignamento dei denti. Consiste appunto nello sfregamento dei denti tra di loro, che porta nel tempo alla loro lesione, dello smalto prima e del dente intero poi. La sua pericolosità sta nel fatto che molto spesso il malato non si accorge di questa patologia, essendo il digrignamento principalmente notturno e inconscio. Capita che si svegli la mattina con dolore o affaticamento dei muscoli facciali ma è difficile ricollegare tali sintomi al bruxismo. Ad accorgersene è, di solito, il dentista, che nota una progressiva usura dei denti soprattutto a livello dello smalto. Nei casi più gravi si può verificare anche un danneggiamento dell’osso alveolare e uno scollamento delle gengive. Il bruxismo favorisce inoltre l’insorgenza delle carie, soprattutto quando la lesione arriva alla dentina, essendo i denti più esposti all’attacco dei batteri.

Una delle cause note del bruxismo è sicuramente lo stress. È stata individuata però anche una predisposizione familiare a digrignare i denti, con il riscontro di casi ripetuti di bruxismo nella stessa famiglia. Solitamente i dentisti consigliano di usare il bite per preservare lo stato di salute dei denti. Il bite è un apparecchio simile al paradenti dei pugili, che funge da barriera protettiva contro lo sfregamento delle due arcate dentarie.