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Quanto costa?

I costi per l’implantologia variano da circa 1.600€ per un singolo impianto ai 10.000€ circa per un’arcata completa finalizzata con denti in zirconia.

Quanto dura?

La durata di una procedura implantologica a carico immediato dipende soprattutto dal numero di impianti che verranno posizionati all’interno della bocca del paziente. In genere, l’installazione dei provvisori non richiede più di una seduta. 

Cos’è l’implantologia?

Nella nostra filosofia, l’implantologia è il modo migliore per permettere al paziente di tornare a sorridere e a masticare come se non avesse mai perso i suoi denti naturali.

Per essere più specifici, si tratta di una branca dell’odontoiatria che permette di sostituire i denti attraverso la realizzazione di impianti dentali con nuove radici artificiali in titanio. Su queste viti verranno, poi, posizionate le nuove corone dentali che andranno a completare la sostituzione dei denti mancanti.

Che cosa cura?

L’implantologia è una tecnica molto efficace per ridare il sorriso a chi, nel corso del tempo, ha perso i denti a causa di traumi o patologie specifiche.

Nel caso in cui manchino uno o più elementi dentari, si può ricorrere all’implantologia per ripristinare l’assetto originario della dentatura e ottenere un risultato durevole e definitivo nel tempo. Esistono due tecniche implantologiche: 

Implantologia a carico immediato

Si ricorre all’implantologia a carico immediato nei casi in cui l’osso non abbia perso volume o si sia riassorbito solo parzialmente, oppure nei casi in cui l’osso sia andato completamente perduto e si desideri comunque una riabilitazione fissa immediata. Rientrano in questa metodologia le tecniche:  

  • All-on-4 e All-on-6: tipo di trattamento in cui, per riabilitare un’arcata completa con denti fissi, si utilizzano4 o 6 impianti
  • Toronto Bridge: è la riabilitazione tramite protesi fissa di un’arcata dentale completa, in cui la componente ossea e gengivale perduta viene compensata con una componente artificiale (finta gengiva)
  • Eagle Grid: al posto degli impianti tradizionali a vite vengono utilizzate griglie in titanio realizzate attraverso una procedura computerizzata. Permette di inserire denti fissi anche a chi non ha più osso
  • Impianti zigomatici: quando l’osso mascellare non è sufficiente ad installare gli impianti, le viti vengono inserite direttamente nell’osso zigomatico
  • Impianti pterigoidei: in una situazione di grave carenza d’osso, gli impianti possono essere inseriti a ridosso della giunzione tra osso mascellare, osso palatino e osso sfenoide
Implantologia a carico differito

Si ricorre all’implantologia a carico differito nei casi in cui il paziente sia privo di osso o il suo volume si sia completamente o quasi del tutto riassorbito e sia per questo necessario ricostruirlo prima di procedere all’intervento di implantologia. Fanno parte di questa metodologia le tecniche:

  • Rigenerazione ossea: tecnica chirurgica che permette di ricostituire il tessuto osseo mandibolare e mascellare lì dove manca o è scarso. Una volta eseguita la procedura di rigenerazione si potrà poi procedere all’inserimento degli impianti necessari.

L’implantologia può intervenire anche in situazioni in cui uno o più denti siano ancora presenti ma debbano essere rimossi, perché irrimediabilmente compromessi. In questo caso si parla di implantologia post-estrattiva che permette, in un’unica seduta, di rimuovere il dente e di inserire l’impianto che andrà a sostituirlo. 

In cosa consiste il trattamento?

L’implantologia è un intervento di chirurgia dentale che si svolge in anestesia locale e prevede l’inserimento di impianti odontoiatrici direttamente nell’osso mascellare o mandibolare.

Il chirurgo implantologo inserisce nel tessuto osseo una radice artificiale, sulla quale viene poi fissata la corona dentale, per ridare al paziente la possibilità di sorridere e masticare.

Le nuove tecniche di implantologia dentale prevedono l’utilizzo di viti in titanio, un materiale che consente la perfetta osteointegrazione degli impianti: sulla sua superficie, infatti, gli osteoblasti – le cellule deputate alla formazione dell’osso – crescono meglio favorendo la neoformazione ossea e creando un vero e proprio collegamento tra l’osso esistente e l’impianto dentale.

Dolore durante e dopo l’intervento

L’intero intervento si svolge in sedazione cosciente che, oltre ad annullare la percezione del trascorrere del tempo, inibisce completamente sia la paura che il dolore. La sedazione cosciente è un anestetico sicuro che, da Zenadent, utilizziamo per qualsiasi tipologia di intervento chirurgico. 

Anche il post-operatorio è indolore grazie alla somministrazione di farmaci rilassanti e anti-infiammatori che hanno un effetto prolungato e coprono diversi giorni dopo l’intervento. 

Rischi e possibili rigetti dell’impianto

Questo tipo di intervento non prevede grossi rischi e non ha limiti di età: abbiamo pazienti di 90 anni che decidono di liberarsi della protesi mobile e tornare ad avere dei denti fissi per masticare in libertà. 

Potrebbero richiedere qualche precauzione e una particolare preparazione all’intervento, tutti quei pazienti che:

  • Soffrono di diabete scompensato, con valori alti di glicemia – Prima di sottoporsi a intervento implantologico il diabete deve essere compensato ed è necessario svolgere visite di controllo presso idoneo centro diabetologico
  • Assumono farmaci anticoagulanti e antiaggreganti – In questi casi è possibile eseguire l’intervento d’implantologia previa sospensione o sostituzione del farmaco per un determinato periodo.

L’implantologia è, invece, sconsigliata a chi: 

  • Assume farmaci bifosfonati – Sono farmaci per le ossa che vengono prescritti in casi di osteoporosi grave e in corso di malattie oncologiche con interessamento osseo. I pazienti che assumono questi farmaci devono porre grandissima attenzione prima di sottoporsi a interventi chirurgici che riguardino le ossa mascellari. È necessario e assolutamente imperativo riferire sempre al dentista curante l’assunzione di questi farmaci.
  • Sta affrontando un trattamento con chemioterapici per malattia oncologica.

Tra i probabili effetti collaterali dell’intervento potrebbero esserci sanguinamento post-operatorio, gonfiore della gengiva e formicolio, che può durare anche più settimane e che è causato dal fatto che, durante l’operazione, ci si avvicina molto ai nervi. 

In alcune situazioni si può assistere anche al distaccamento dell’impianto – quello che viene comunemente, ed erroneamente, definito “rigetto”. Il distaccamento può avvenire nel breve termine, a causa di una infezione batterica dovuta alla mancata assunzione di antibiotici, o nel lungo termine per effetto di una cattiva igiene orale o del tabagismo. Si tratta di situazioni, ovviamente, estreme che si possono facilmente evitare assumendo piccole accortezze. Da diffidare, quindi, di chi parla di rigetto dell’impianto: le viti in titanio sono studiate appositamente per essere biocompatibili e non provocare reazioni allergiche o ipersensibilità!

Tempi di guarigione

I tempi di guarigione possono variare a seconda del tipo di intervento. Nel caso dell’implantologia a carico immediato, sono più brevi perchè impianti e provvisori vengono inseriti in un’unica seduta. Si può avvertire un leggero fastidio nei 2-3 giorni successivi all’intervento, mentre nelle settimane successive sono richieste delle attenzioni particolari come: 

  • Evitare di mangiare cibi troppo duri 
  • Lavare i denti molto delicatamente 
  • Evitare sforzi ed esercizio fisico

Nel complesso, la completa guarigione dei tessuti avviene intorno al sesto mese dopo l’intervento. 

Nel caso dell’implantologia a carico differito, invece, i tempi di guarigione possono allungarsi fino a 12 mesi. 

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