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Se sei entrato almeno una volta in uno studio odontoiatrico, magari per un‘igiene dentale, sarai sicuramente entrato in contatto con questo strumento: l’apirasaliva.

È un must perché consente di trattare qualsiasi intervento, da quello chirurgico a una semplice pulizia del cavo orale, in modo ottimale e con una buona visibilità.

Ogni giorno produciamo, infatti, almeno un litro e mezzo di saliva che svolge una funzione essenziale all’interno della bocca tra cui quella di permetterci di respirare, parlare e mangiare correttamente. Durante un trattamento odontoiatrico, però, la saliva potrebbe complicare il lavoro del dentista perché:

  • Limita la visibilità della zona in cui l’odontoiatra opera
  • Potrebbe essere veicolo di infezioni
  • Può far perdere aderenza agli strumenti dell’odontoiatra
  • Evitare che ad esempio le paste da otturazione o i cementi svolgano la loro funzione

Si tratta di uno strumento in plastica di forma allungata che può essere piegato per essere adattato alla forma della cavità orale. Gli eiettori assorbono sangue e saliva mantenendo il campo libero da secrezioni che potrebbero ostacolare la visibilità. In alcune cliniche odontoiatriche, in cui si eseguono anche interventi complessi come l’implantologia a carico immediato, possono essere utilizzati anche degli aspiratori chirurgici che garantiscono un livello costante della velocità di aspirazione.