Vai al contenuto

La cisti dentale è una cavità circoscritta, rivestita da un sottile strato di pelle, che contiene un fluido sieroso, mucoso o gassoso. Nella maggior parte dei casi è la complicanza di una necrosi dentale (o pulpare) indotta da traumi, carie o pulpiti, ma può anche essere causata da un intervento di devitalizzazione malriuscito o da un’estrazione dentale non correttamente eseguita.

Le cisti dentali possono rientrare in tre categorie:

  • Cisti radicolari – circoscrivono l’apice di un dente avente polpa dentaria necrotica
  • Cisti follicolari – si formano attorno alla corona prima che il dente fuoriesca dalla gengiva
  • Cisti paradentarie – sono sacche di origine patologica che crescono adiacenti alla radice di un dente o tra due elementi dentari attigui

Generalmente le cisti dentali non generano alcun tipo di sintomo, per questo è frequente che vengano scoperte e diagnosticate durante le normali visite di controllo o la periodica pulizia dei denti. Ecco perché è importante recarsi dal dentista almeno una volta ogni sei mesi per un check del cavo orale: se trascurate, infatti, le cisti dentarie possono aumentare di dimensioni provocando mal di denti, tumefazione della gengiva, alitosi e difficoltà a masticare.

Il trattamento richiesto da una cisti dentale può variare a seconda della sua tipologia, della sede in cui si origina e della sua gravità. Alcune cisti possono richiedere un’asportazione chirurgica, altre possono essere semplicemente drenate. Nei casi più gravi, può dimostrarsi necessaria l’asportazione del dente attiguo alla cisti.