La rigenerazione ossea è una tecnica odontoiatrica che permette di aumentare il volume dell’osso mascellare o mandibolare attraverso procedure chirurgiche al fine di creare le condizioni ideale per l’installazione di un impianto dentale.
Le cause per cui una persona può trovarsi senza osso all’interno della bocca possono essere molteplici, dai semplici traumi alla parodontite, così come molte possono essere le procedure per la rigenerazione ossea. In particolare, può avvenire attraverso l’uso di membrane riassorbibili, membrane non riassorbibili, il rialzo del seno mascellare o altre procedure che permettono la creazione delle membrane direttamente da tessuti del paziente. Vediamole nel dettaglio.
Rigenerazione con membrane riassorbibili
La procedura rigenerativa con membrane riassorbibili una delle più diffuse e si applica soprattutto a quei difetti che hanno solo una componente orizzontale in cui è lo spessore dell’osso a non essere sufficiente per un impianto.
In questi casi si procede in due fasi:
- Prima viene applicata una membrana riassorbibile, fissata mediante appositi dispositivi (micro-pin in titanio);
- Successivamente sotto di essa viene posizionato l’innesto osseo particolato (osso sintetico e osso del paziente, mescolati).
Questa tecnica particolare, definita sausage technique e brevettata dal prof. Istvan Urban di Budapest, permette un’ottima rigenerazione dei difetti orizzontali. Nell’arco di 6 – 9 mesi, poi, sarà possibile inserire gli impianti.
In questo caso la membrana sarà completamente riassorbita e non sarà necessario rimuovere altro se non il pin in titanio, qualora necessario.
Rigenerazione con membrane non riassorbibili
Si utilizza nel caso di difetti maggiori, che abbiano componente orizzontale, verticale o entrambe.
Il difetto verticale si verifica quando la mancanza di osso si sviluppa in altezza, indipendentemente dal suo spessore, e quindi risulta impossibile l’inserimento dell’impianto dentale.
Generalmente questo tipo di difetto è più difficile da trattare e si verifica in seguito a traumi importanti o a parodontiti fortemente trascurate che hanno causato riassorbimenti ossei importanti.
In questi casi si procede in questo modo:
- Viene applicata una membrana non-riassorbibile, realizzata in politetrafluoroetilene espanso (PFTE), simile al goretex delle giacche a vento, e di solito rinforzata con un’anima in titanio che la rende più stabile, fissata con pin in titanio o microviti;
- Sotto di essa viene posizionato l’innesto osseo particolato (osso sintetico e osso del paziente mescolati).
La tecnica con membrane non riassorbibili permette di rigenerare qualunque tipo di difetto, anche dove si pensava fosse impossibile intervenire.
Solitamente servono circa 9 mesi per poter considerare completa la rigenerazione dell’osso. A questo punto è necessario rimuovere membrana, pin e viti di fissaggio e si può procedere all’inserimento degli impianti.
Rialzo del seno mascellare
I seni mascellari sono le cavità poste ai lati del naso e con esso comunicanti, che hanno principalmente lo scopo di riscaldare l’aria respirata alleggerendo il cranio.
La rigenerazione ossea attraverso questa tecnica prevede l’inserimento di innesti di particolato osseo (sintetico e omologo, ovvero prelevato dal paziente) all’interno dei seni, previo scollamento della membrana che li riveste.
Si tratta di una tecnica è molto applicata, che si utilizza quando, per ragioni legate prevalentemente alla mancanza di denti da lungo tempo, l’osso residuo si riduce a una lamina sottile anche meno di un millimetro nelle zone posteriori del mascellare superiore.
I passaggi per eseguire questo tipo di tecnica rigenerativa sono due:
- Innanzitutto viene realizzata una piccola botola che permette di accedere all’antro mascellare, quindi viene sollevata la membrana;
- A questo punto la cavità realizzata tra la base del seno mascellare e la membrana, viene riempita con particolato osseo che favorirà la formazione di nuovo osso.
L’inserimento degli impianti può avvenire contestualmente al rialzo dei seni mascellari nel caso in cui questa procedura permetta di ottenere almeno 3 – 4 mm di osso. In caso contrario sarà necessario attendere circa 9 mesi per procedere con l’intervento implantologico.
PRGF e fattori di crescita
Brevettata dal dott. Eduardo Anitua di Bilbao, la tecnologia PRGF-endoret permette di realizzare membrane direttamente con il sangue prelevato dal paziente, soprattutto al fine di accorciare i tempi di guarigione dei tessuti.
La tecnologia PRGF, in particolare, sfrutta i fattori di crescita presenti nelle nostre piastrine e viene utilizzata in tutti i campi della chirurgia, dal trattamento dell’occhio a quello dei muscoli. Nel campo della rigenerazione ossea odontoiatrica, in particolare negli aumenti ossei orizzontali e verticali, è utilizzata come coadiuvante nelle procedure d’innesto.
Split – crest
Si tratta di una procedura che permette di dividere in due una cresta ossea molto sottile e contestualmente inserire al suo interno uno o più impianti.
Magnetic – Mallet
Il Magnetic – Mallet è uno strumento magnetico estremamente efficace e delicato costituito da un manipolo su cui vengono applicati espansori ossei calibrati che agiscono sotto impulso magnetico. Permette di inserire gli impianti in zone con quantità di osso ridotta, soprattutto nelle aree dei seni mascellari, effettuando dei veri e propri mini-rialzi, senza la necessità di manovre rigenerative.
Nel nostro studio dentistico a Genova siamo in grado di realizzare con successo ognuna di queste tecniche, al fine di individuare la soluzione più adatta ad ogni nostro paziente. In particolare, il Dott. Fabio Schirripa ha avuto modo di approfondire la sausage technique e la rigenerazione PRGF tramite fattori di crescita direttamente dai loro creatori.