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L’ipertrofia gengivale, altrimenti nota come iperplasia, consiste in un aumento delle dimensioni della gengiva che ricopre ampie porzioni di denti e rende difficoltosa la masticazione e l’igiene orale, oltre a favorire l’accumulo di placca sullo smalto dei denti. Più che di un problema funzionale, però, si tratta di un problema estetico che può essere risolto attraverso un intervento chirurgico.

Tra i fattori scatenanti dell’ipertrofia gengivale ci sono:

  • L’assunzione di alcuni farmaci
  • Un’infiammazione dovuta a scarsa igiene orale
  • Cambiamenti ormonali (gravidanza)
  • Tumori

Se l’ipertrofia è indotta da un farmaco, la prima modalità di intervento consiste proprio nell’interruzione della somministrazione e la sostituzione con un farmaco equivalente. Il rigonfiamento si assorbe, solitamente, nei 6-12 mesi successivi.

Se, invece, vi è un’infiammazione, si interviene con una igiene orale profonda e con la prescrizione di antibiotici.

Se le terapie non chirurgiche dovessero dimostrarsi inefficienti, si può infine ricorrere alla gengivoplastica.