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Spesso definita come un eccesso di crescita delle gengive, l’iperplasia gengivale, nota anche come ipertrofia gengivale, è una condizione che colpisce più frequentemente i maschi giovani. In questo articolo, esploreremo cos’è l’iperplasia, le sue possibili cause e le opzioni di trattamento disponibili.

Cos’è l’iperplasia gengivale?

L’iperplasia gengivale è una condizione che provoca una crescita eccessiva del tessuto gengivale, provocando rossore, infiammazione, gonfiore e, talvolta, sanguinamento, soprattutto durante la spazzolatura dei denti o l’uso del filo interdentale. Questo disturbo può coinvolgere una porzione limitata delle gengive o estendersi a tutta la bocca, e può essere leggera o grave a seconda dell’entità dei sintomi.

Da cosa può essere causata l’iperplasia?

Le cause dell’iperplasia gengivale possono essere complesse e multifattoriali. Ecco alcune delle principali ragioni dietro questa condizione.

  1. Farmaci: Uno dei fattori scatenanti più comuni è l’uso di farmaci come alcuni antiepilettici, immunosoppressori e calcio antagonisti (farmaci per la riduzione della pressione). L’iperplasia può verificarsi in particolare nei pazienti che assumono questi farmaci a lungo termine. Ultimamente sono capitati alla nostra attenzione diversi pazienti con questa problematica legata all’utilizzo di farmaci di questo genere per cui è stata necessaria una sostituzione con farmaco funzionalmente analogo ma chimicamente differente.
  2. Ormoni: L’iperplasia gengivale può essere influenzata dagli ormoni. I cambiamenti ormonali, come quelle che si verificano durante la pubertà, possono rendere i giovani maschi più suscettibili a questa condizione. Anche le gravidanze possono comportare un rischio aumentato.
  3. Malattie sistemiche: Alcune malattie sistemiche, come il diabete e la leucemia, possono contribuire all’iperplasia gengivale. In questi casi, la gestione della malattia di base è essenziale per controllare la crescita eccessiva delle gengive.
  4. Fattori genetici: Esiste anche una componente genetica nell’iperplasia gengivale. Se un membro della famiglia ha avuto questa condizione, è possibile che altri parenti siano a rischio maggiore.
  5. Carenze nutrizionali: Alcune carenze nutrizionali, in particolare una carenza di vitamina C, possono contribuire all’iperplasia gengivale. Mantenere una dieta equilibrata e ricca di nutrienti è fondamentale per la salute gengivale.

Iperplasia gengivale: conseguenze

Questo disturbo, oltre ad avere delle conseguenze sul piano sociale e psicologico, dal momento che causa un evidente difetto estetico e può generare imbarazzo e disagio, influisce negativamente anche nelle attività quotidiane come la masticazione e l’igiene orale. Infine, può determinare l’impossibilità di alcune cure odontoiatriche come l’inserimento di un impianto dentale.

Come si cura l’iperplasia gengivale?

L’iperplasia gengivale può influire negativamente sulla salute orale e sulla qualità della vita. È importante identificare la fonte del disturbo e pianificare un trattamento adeguato in collaborazione con un dentista o un medico specializzato. Con il trattamento appropriato e una buona igiene orale, è possibile gestire efficacemente questa condizione e migliorare la salute delle gengive.

Il trattamento dell’iperplasia può avvenire secondo diverse modalità.

Se è causata da farmaci, il medico può valutare la possibilità di modificare la terapia o sostituire il farmaco con uno che ha meno probabilità di causare questa reazione. In alcuni casi, si può intervenire con la terapia laser per rimodellare le gengive in modo poco invasivo. Nei casi più gravi, invece, può diventare indispensabile ricorrere ad un intervento chirurgico per rimuovere l’eccesso di tessuto gengivale. Questo tipo di trattamento può migliorare notevolmente l’aspetto delle gengive e la funzionalità della bocca.

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