Nevralgia del trigemino
La nevralgia del trigemino è una sindrome cronica che causa dolore facciale intenso, come una scossa elettrica che può colpire fronte, occhio, mascella, gengive o denti, e che ha una durata variabile tra i pochi secondi e qualche minuto. Solitamente il dolore colpisce in modo improvviso soltanto un lato del volto e si manifesta più frequentemente in soggetti con oltre 40 anni di età.
Il trigemino è il quinto nervo cranico e, in quello che viene chiamato ganglio di Gasser e che si trova alla base del cranio, si divide in nervo oftalmico (che innerva occhio, fronte, cuoio capelluto e parte frontale del volto), nervo mascellare (che innerva guancia, lato del naso, mascella, labbro superiore, palato, denti e gengive) e nervo mandibolare (che innerva mandibola inferiore, parte inferiore di labbro, bocca e lingua).
La causa della nevralgia del trigemino non è ben chiara, ma si presume che il dolore sia causato dalla compressione del nervo trigemino da parte di un vaso sanguigno o, in casi più gravi da masse che possono anche essere tumorali, che logorano lo strato esterno di protezione del nervo, la cosiddetta guaina mielinica. Altri studi, invece, collegano la nevralgia del trigemino a patologie del sistema nervoso centrale, come la sclerosi multipla. Molto spesso la nevralgia trigeminale viene definita idiopatica, ovvero non riconducibile a nessuna patologia specifica. Altre volte ancora, sindromi trigeminali caratterizzate da fortissimo dolore e prurito sono associate al cosiddetto fuoco di Sant’Antonio, una patologia virale che insorge secondariamente alla varicella.
In svariati casi la nevralgia del trigemino viene diagnostica dal dentista, poiché appunto si può manifestare con dolori alla mascella, ai denti o alle gengive. Con una semplice radiografica il dentista escluderà che la causa di questi dolori sia rinvenibile in un’infezione e potrà così identificare la nevralgia.
Una volta individuato il disturbo, non esistono terapie in grado di farlo regredire fino a scomparire, ma è possibile sottoporsi a cure con cui tenere sotto controllo l’insorgere del dolore. Gli antiepilettici, ad esempio, vengono spesso utilizzati come terapia farmacologica per la cura della nevralgia del trigemino in associazione ad anti-dolorifici specifici per ridurre la sintomatologia.
In alcuni casi, il medico potrà anche suggerire un intervento chirurgico che, comunque, non sarà in grado di eliminare definitivamente la nevralgia del trigemino, ma di limitarne l’insorgenza nel breve e medio periodo.
E’ bene infine ricordare che, pure essendo questa un’evenienza piuttosto rara, alcune sindromi trigeminali possono manifestarsi anche in seguito a forti colpi di freddo ed è per questo che soprattutto a basse temperature e in presenza di forte vento è bene proteggere il volto opportunamente.