Pulpite
La pulpite, molto più comunemente definita come “infiammazione del nervo del dente”, è un’infiammazione della polpa dentale.
È una delle cause più frequenti del comune mal di denti; i sintomi possono essere l’aumento della sensibilità dentale o, nelle manifestazioni più gravi, dolore pulsante, continuo e non ben localizzato.
Nella maggior parte dei casi può essere causata da:
- Danni cariogeni
- Traumi dentali
- Parodontite
- Molteplici cure invasive sul dente
- Stimoli termici eccessivi
Qual è la genesi di questa patologia?
A provocare l’infiammazione e di conseguenza il dolore, è il processo per cui i microbi riescono a raggiungere la cavità pulpare, infettandola; i tessuti colpiti aumentano di volume andando a schiacciare i filamenti nervosi che si trovano nella polpa, provocando il dolore. Cibi zuccherati, masticazione e passaggio caldo/freddo sono fattori esterni che possono acutizzare lo stimolo doloroso.
Che tipologie di pulpite possono manifestarsi?
La pulpite può essere di due tipi: acuta o cronica. Nel primo caso si hanno manifestazioni di dolore per una quindicina di minuti fino al massimo di un’ora, e l’infiammazione può colpire la totalità della polpa o essere circoscritta nella zona coronale della stessa.
La pulpite cronica si distingue dall’acuta per un lento progredire e un lungo decorso dell’infiammazione, spesso conseguente a pulpite di entità minore durante le quali il paziente non ha avvertito nessun sintomo.
Se il processo infiammatorio non subisce interventi medici, si rischia la necrosi completa del tessuto pulpare, dettapulpite necrotica, che porta il paziente a perdere completamente la sensibilità agli stimoli termici sostituendola con dolori alla percussione e alla masticazione.
La velocità di progressione della necrosi può variare a seconda della presenza o meno di drenaggi dei fluidi infiammatori e può portare all’estrazione del dente infetto.
Esistono terapie per curare la pulpite?
Se il paziente manifesta i primi sintomi di pulpite si parla di fase reversibile e può essere curata, genericamente rimuovendo la carie che ne ha provocato la genesi, ridando così protezione alla polpa.
Nei casi di pulpite conclamata si procederà con l’estrazione della polpa dentale infettata tramite pulpectomia.