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L’ortodonzia non si occupa soltanto di raddrizzare i denti ma anche di risolvere problemi di malocclusione dentale, un disturbo molto comune sul quale è importante fare chiarezza.

Vediamo quindi cos’è la malocclusione dentale, perché è solitamente correlata a parole quali il retrognatismo e il progenismo, e come può essere risolta.

Cos’è la malocclusione dentale?

La malocclusione si verifica quando i denti dell’arcata superiore non sono perfettamente allineati con quelli dell’arcata inferiore e la mandibola non si serra in modo corretto. Questa condizione influisce non solo sull’estetica e sulla masticazione, ma anche sulla comunicazione, perché compromette la facoltà di pronunciare correttamente certe parole e suoni.

Gnatologia: la branca che studia la malocclusione

La malocclusione dentale è una materia di cui si occupa la gnatologia: il ramo dell’odontroiatria che studia la fisiologia, le patologie e le funzioni della mandibola. Ma non solo.

La gnatologia ha come oggetto di studio anche gli effetti che la malocclusione dentale produce sul resto del corpo. Questo disturbo, infatti, non provoca soltanto inestetismi e difficoltà masticatorie e respiratorie, ma è anche responsabile di altri sintomi quali acufeni, ronzii nelle orecchie, vertigini e problemi di equilibrio.

La respirazione forzata attraverso la bocca, al posto di quella naturale attraverso il naso, tende a favorire la formazione di sinusiti, tosse cronica, asma e infezioni delle vie aeree. Infine, le tensioni alla muscolatura del cranio generate da un errato movimento della mandibola possono estendersi anche ai muscoli del collo con conseguenti cifosi, emicranie e problemi posturali.

Tipologie di malocclusione: il retrognatismo e il progenismo

La malocclusione segue una precisa classificazione che la suddivide innanzitutto in due diverse categorie:

Segue una seconda classificazione che è stata introdotta da Edward Angle, il padre dell’odontoiatria moderna, basata sulla posizione del primo molare superiore:

Come si curano retrognatismo e progenismo?

Le malocclusioni più gravi, siano esse di seconda o di terza classe, vengono curate con interventi chirurgici invasivi che comportano un allungamento o un accorciamento delle ossa della mandibola. In caso di situazioni meno gravi, invece, è possibile intervenire secondo diverse modalità:

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