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In odontoiatria, l’alveolite è l’infiammazione dell’osso alveolare ossia la cavità ossea in cui alloggiano le radici dei denti. Insieme al gonfiore, al dolore e al sanguinamento, l’alveolite può essere la complicanza più fastidiosa e dolorosa a cui si va incontro, dopo aver estratto un molare o qualsiasi altro dente.

Molte volte il termine alveolite viene confuso con la generica infiammazione a carico degli alveoli polmonari, in quanto, lo stesso termine “alveolite” è utilizzato anche in pneumologia. Sappiamo però, che l’alveolite di cui andremo a parlare noi è tutt’altra cosa. Vediamo quindi quali sono le cause, i sintomi e i rimedi per l’alveolite dentale.

I sintomi dell’alveolite dentale

Per una decina di giorni il paziente continua ad accusare un mal di denti talmente forte che persisterà anche nonostante le più comuni cure analgesiche. Molti pazienti osservano che il dolore dopo l’estrazione del dente regredisce progressivamente nei primi 2-3 giorni dall’intervento, e nei giorni successivi inizia a concentrarsi sulla ferita, aumentando d’intensità e persistendo per giorni o addirittura settimane. Il tutto si manifesta anche con sintomi complementari come la febbre alta, il gonfiore gengivale, l’infezione profusa, l’alitosi e l’odore fetido nell’area gengivale colpita dall’alveolite.

Le cause dell’alveolite dentale

L’alveolite è dovuta principalmente a una estrazione del dente non fatta in modo corretto. Normalmente infatti, dopo aver rimosso un dente si forma un coagulo di sangue in fondo all’alveolo. Quando questo non accade, o quando il coagulo di sangue si stacca, l’osso e il tessuto circostante rimane “scoperto” e si trasforma in un bersaglio di facile attacco da batteri e infiammazioni. Nonostante questo possa succedere estraendo qualsiasi tipo di dente, accade molto più spesso con l’estrazione di un molare.

I rimedi dell’alveolite dentale

Anche se non particolarmente grave, l’alveolite è una condizione comunque fastidiosa e che non guarisce in fretta, in quanto come detto in precedenza coinvolge il tessuto osseo. Nemmeno gli antidolorifici più utilizzati sono sempre efficaci per mascherare il dolore provocato dall’infiammazione. Anche se non esistono delle vere e proprie cure per l’alveolite, esistono alcuni interventi che possono velocizzare la rimessa in salute del paziente.

Degli esempi di questi piccoli interventi possono essere:

  • lavaggi quotidiani con soluzioni antisettiche
  • posizionamento dentro l’alveolo di una garza sterile imbevuta di sostanze analgesiche
  • lavaggi con acqua ossigenata o soluzione fisiologica
  • rimozione di eventuali impurità all’interno della cavità gengivale
  • assunzione di antibiotici per restringere i tempi di guarigione

E’ bene ricordare tuttavia che l’unica vera e propria terapia per l’alveolite è la sua prevenzione che passa attraverso l’utilizzo di antibiotici da utilizzare prima dell’estrazione, generalmente penicillina salvo allergie, e l’esecuzione di un’estrazione a regola d’arte.