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Molti non lo sanno, ma il bruxismo è una patologia molto diffusa che in gergo corrente chiamiamo digrignamento dei denti. Consiste appunto nello sfregamento dei denti tra di loro, che porta nel tempo alla loro lesione, dello smalto prima e del dente intero poi.

La sua pericolosità sta nel fatto che molto spesso il malato non si accorge di questa patologia, essendo il digrignamento principalmente notturno e inconscio. Capita che si svegli la mattina con dolore o affaticamento dei muscoli facciali ma è difficile ricollegare tali sintomi al bruxismo.

In questo articolo vogliamo approfondire quest’argomento per aiutare anche i malati a riconoscere la patologia e a rivolgersi allo specialista prima che gli effetti siano troppo avanzati.

I sintomi

Quando il bruxismo non è rumoroso, è difficile diagnosticarlo, in quanto solitamente sono le persone che ci stanno vicino a lamentarsi del rumore fastidioso durante la notte. Tuttavia il paziente al mattino potrebbe lamentare un dolore alla mandibola.

In questi casi però, è il dentista solitamente ad accorgersene, notando una progressiva usura dei denti soprattutto a livello dello smalto. Nei casi più gravi si può verificare anche un danneggiamento dell’osso alveolare e uno scollamento delle gengive. Il bruxismo favorisce inoltre l’insorgenza delle carie, soprattutto quando la lesione arriva alla dentina, essendo i denti più esposti all’attacco dei batteri.

Quali sono le cause?

Una delle cause note del bruxismo è sicuramente lo stress o stati di alterazione psicologica, che soprattutto di notte sfociano in questi episodi.

È stata individuata però anche una predisposizione familiare a digrignare i denti, con il riscontro di casi ripetuti di bruxismo nella stessa famiglia. Se poi il fenomeno si manifesta durante l’infanzia, è facile che si protragga anche in età adulta.

Altre cause di questa patologia sono da ricercarsi in alcune malformazioni della mandibola o nella mal occlusione dentale. Per questo motivo, è sempre bene rivolgersi ad uno specialista per una diagnosi accurata.

Il bruxismo nei bambini

Il bruxismo nei bambini è più frequente di quanto pensiamo, interessa infatti un bambino su dieci, ed si manifesta maggiormente in età prescolare. Gilles Lavigne, il massimo esperto mondiale sull’argomento, sostiene che tale fenomeno possa considerarsi patologico e non occasionale quando si verificano più di 4 episodi di digrignamento per ora di sonno. I genitori non dovrebbero avere difficoltà nel diagnosticarlo, dato il rumore stridente e metallico che nella maggior parte dei casi lo caratterizza. Accade spesso che il bruxismo scompaia con la crescita e in particolare dopo il completamento della dentizione permanente.

È comprovato che gli episodi di bruxismo nei bambini sono sempre legati a brevissime interruzioni del sonno. Queste sono spesso causate da stress o tensione emotiva che il bambino accumula durante il giorno, e che sfocia in questo modo la notte.

Quali sono i possibili rimedi?

Per quanto riguarda i bambini abbiamo già visto come il fenomeno tenda a scomparire durante la crescita, ma è sempre bene non sottovalutare certi sintomi. Se il bruxismo è causato da stress, occorre offrire al bambino unsostegno psicologico, in primis da parte dei genitori, che possono aiutarlo ad affrontare certe preoccupazioni o paure, e successivamente, se lo si ritiene necessario, da parte di uno specialista, sempre su consiglio del pediatra. Nei casi in cui invece sia collegato ad uno stato di agitazione generale, potrebbe essere di giovamento aiutare il bambino a rilassarsi prima di dormire, attraverso ad esempio la lettura di un libro o un bagno caldo.

Nei casi gravi, ovviamente sotto controllo di un neuropsichiatra infantile, si possono impiegare anche minime dosi di trittico, un farmaco che migliora la qualità del sonno, riducendo i micro risvegli notturni e di conseguenza gli episodi di digrignamento.

Per quanto riguarda gli adulti invece, di solito i dentisti consigliano di usare il bite per preservare lo stato di salute dei denti. Il bite è un apparecchio simile al paradenti dei pugili, che funge da barriera protettiva contro lo sfregamento delle due arcate dentarie.

È bene sempre ricordare però che sia negli adulti che nei bambini, il bruxismo potrebbe essere un campanello d’allarme per situazioni di disagio, che vanno affrontate con la giusta serietà e con l’aiuto di professionisti competenti e specializzati.