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L’anchilosi dentale è una patologia piuttosto rara che si manifesta con la mancata mobilità dentale, causata dalla fusione tra la radice e l’osso alveolare.

Ciò impedisce al dente di muoversi e compiere correttamente il processo di eruzione dall’osso mascellare.

Questo disturbo può presentarsi durante l’eruzione dentale e può interessare sia soggetti adulti che bambini, colpendo quindi sia i denti da latte che quelli permanenti.

In genere i soggetti colpiti accusano importanti difficoltà masticatorie e altri disturbi evidenti che da questa immobilità ne possono derivare come: dolore all’articolazione temporo-mandibolare, malocclusione e mal di testa.

L’anchilosi dentale si può riconoscere dall’osservazione dell’aspetto del dente che, in genere, si presenta inglobato nell’osso, ma per avere una diagnosi accurata si consiglia di sottoporsi ad una tac 3D.

Nei casi di anchilosi parziale e localizzata si può procedere con la sublussazione-lussazione dell’elemento. In presenza di situazioni più gravi una soluzione potrebbe essere il ricorso all’isolamento chirurgico del segmento osseo, da accoppiare a recupero ortodontico. Anche se alcuni casi clinici possono essere trattati esclusivamente con l’estrazione del dente.